lunedì 17 dicembre 2018

E' ora



Si ammutinano alla gravità
i granelli di sabbia nella clessidra
- lo sospettavo da tempo –
quando l’arrembaggio dei libri
mi prende in ostaggio
e pagina dopo pagina
finisco impiccato
all’albero maestro
fra gli applausi di una ciurmaglia
di versi festanti…
Maledetti!
Avrei potuto dotare
la mia nave di matite
più incisive
o disegnare rotte
più provocanti
- non l’ho fatto -
è la fine che merito.

Matteo Cotugno
01-02-2013
inedita – diritti riservati


venerdì 14 dicembre 2018

Amarti così



Non voglio ascoltare i tuoi addii,
voglio vivere il tuo rimpianto
e amarti così
... senza pretendere niente,
resto a vedere le tue spalle
farsi piccole
lontane da me,
a sentire il profumo disperdersi
in un pomeriggio d’estate
lungo la spiaggia dei nostri approdi,
navi di sogni che solcano il tempo,
abbracci di vele sospese
ad aspettare un vento
che ci porti lontanissimo
ma insieme,
io e te.

Matteo Cotugno
05-06-2015
inedita – diritti riservati



mercoledì 12 dicembre 2018

Marinaio



Al di là di questo cielo
mi vesto ancora di te
sulle onde increspate di vento
e resto sospeso
a guardarti sospesa
circondarti di luci
e di soffuse illusioni,
nuvole argentee
che ti nascondono a tratti
lasciando il sorriso
del tuo biancore
illuminare tutte
le mie tristezze,
amiche di un viaggio
senza approdo.

Matteo Cotugno
12-12-2018
inedita – diritti riservati





giovedì 6 dicembre 2018

Serve un sogno




Serve un sogno
la ruggine ci buca l'anima
e morde ogni cielo
non sia nostro
è ora che ci lasciamo
cadere addosso le ore
degli sguardi ostili
serve un abbraccio:
un sogno
insieme.

Matteo Cotugno
13-10-2013
inedita - diritti riservati


mercoledì 28 novembre 2018

Destati




Destati ch’è ferma la storia:
un giro in centro a fare casino,
locali vomitanti fumo,
da bere a boccali, a coppe,
a bicchieri rotti in ogni angolo,
compagni di puzza di piscio
e di musica a palla… che storia
poi gridare per sentirsi,
chissenefrega di niente,
la mora mi adocchia da un pezzo,
stasera è festa e non si torna
che all’alba… se vuole
ci si sballa di brutto
mi butto, mi sfratto, mi sbatto,
la storia è ferma fratello,
una smossa e si balla
si torna a girare, fermarsi è peccato
non credi? Non vedi?
Stramazzi di vita e non sorridi?
Grida forte la morte:
chissenefrega
stasera non si prega.

Matteo Cotugno
14-11-2013
inedita

martedì 27 novembre 2018

L'ultimo volo



Quanto infinito è il senso di vuoto,
come se si potesse usare un metro
e cercarne le dimensioni
al di là dello spazio che separa
dal suolo,
ineludibile destino di foglia,
è così che mi sento oggi
che l'autunno si avvicina
e i tramonti diventano più rossi
e la pelle respira appena,
una foglia,
ma l'ultimo volo
sarà una danza bellissima,
interminabile
sospensione
di cielo.

Matteo Cotugno
17-10-2013
inedita - diritti riservati


giovedì 22 novembre 2018

Dialoghi dell'inesistente



Come va?
La domanda rimbalza
di parete in parete fino
ad atterrare sullo stesso
punto interrogativo.

Va… non so…
chissà… che un vuoto
risponda nel vuoto
di questa casa
vuota,
di questa vita
svuotata
se mai fosse
stata riempita.

Come va?
Allo specchio di un riflesso
che non appare nel vetro
formando un tunnel di rientri
infinito
e tu, sfinito, rinunci
a cercarti.

Non esistere.
Non insistere.
Non serve.


Matteo Cotugno
23-09-2016
Inedita

lunedì 8 ottobre 2018

Foglia




Aspetta
il vento si ferma e sei lì
un brivido attraversa l'istante
un mondo sospeso al distacco
e la terra da cielo si fa brulla
umidore di sensi marcisce
all'ombra della tua culla
e mani ingiallite dal sole
protendono l'agonico cielo
come esuli angeli a terra.


Miseri
squassati dal cielo
lembi di vita
ch'è stata speranza
marcita nel blu
di confini dorati
sotto stelle di legno
accatastate
nella stiva coi sogni
volati via.

Matteo Cotugno
07-10-2013
inedita – diritti riservati





domenica 9 settembre 2018

Ore piccole



Stanotte le ore piccole
mi fanno compagnia
e i loro battiti
nell’orologio da tavolo
si uniscono ai miei,
a quelli del mio cuore,
è solo di notte
che lo sento,
di giorno le illusioni
ovattano la sua voce,
ne percepisco l’assenza.

Stanotte il silenzio nero
che ammanta i miei sogni
mi porta lontano,
nei pensieri remoti
nascosti nei ricordi,
rivivo sprazzi di luce
tra mesi di nebbia
e gioco a nascondino
con la coscienza.

Le mie ore piccole
ora crescono in giorno
e i miei fogli sono lì,
intatti, a guardarmi,
sorpresi da una matita
inattiva da tempo,
che freme alla vita
del risveglio dell’Anima
nell’Aurora del sole
e ne disegno solo i confini,
ma non bastano i fogli
e non basta una vita.


Matteo Cotugno
tratto da PoesiAnima – Bernini editore - 2010



martedì 4 settembre 2018

Emozione



Raccoglierla fra le mani
- ecco cosa vorrei -
prenderla e tirarla su
fino a coprirmene,
abbracciarla e stringerla forte,
sentirla palpitare e respirare
poi baciarla, sentirne il tepore,
guardarla da vicino e sentirla mia
- ecco cosa vorrei
di questa emozione che sei.


Matteo Cotugno
04-09-2018
inedita – diritti riservati

sabato 1 settembre 2018

Creata



Un vortice senza respiro,
ecco cosa sei,
un battito di pericolosa emozione
starti vicino,
fissarti impossibile,
sei luce di luce e gli occhi
non reggono,
un ripido strapiombo
d'impercepibili
note interiori sentirti,
un baluginio di carezze
soltanto accennate
nell'anima...
Ecco cosa sei.

Sarà che ti ho creata io
ma l'idea di te mi è sfuggita
e la mia mente non la contiene più.


Matteo Cotugno
26-09-2016
inedita – diritti riservati

domenica 26 agosto 2018

Un verso



E' languido sentire
stringersi il cuore
fra le braccia 

di questo vento...
non ci sei
ma mi parla di te,
come un verso
scritto a mano
nel cielo che sei.



Matteo Cotugno
24-08-2018

inedita - diritti riservati


venerdì 3 agosto 2018

Abitarmi




Abiti il mio cuore
- sospiro d'estate -
vesti il sangue che l'attraversa
- ossigeno di vita -
sospendi ogni battito
quando mi sorridi
e resto incantato
al lume dei tuoi occhi
come un bambino
la prima volta
che vede amore.

Abiti il mio cuore
- sussurro lunare -
cammini sul ritmo che lo guida
- argenteo giaciglio -
risvegli ogni ricordo
quando mi guardi
e giochi a nasconderti
dietro le stelle
come una bambina
la prima volta
che s'innamora.

Matteo Cotugno
11-05-2018
inedita – diritti riservati



Bevo di te




Bevo di te
la sete sceglie per me
e tu sei qui
fonte di ogni cosa
mi riporti in vita.
Lasciare la strada
per il deserto è scelta
ma sopravvivere
lo devo
a chi amo.
Bevo di te
non ho scelta
che viverti.

Matteo Cotugno
11-04-2018
inedita - diritti riservati

Acquerello di Tino Fornasiero




Il branco




Il gelo riveste ogni angolo
di là fuori e tace sul sonno,
il vento amaro sferza
la strada metro su metro,
parlando straniero
a chi resta a riempirsi
di cartone per la notte,
una sola stella insegue
lo sguardo avvinto
dell'uomo ancora sveglio,
gli occhi liberi di spegnere
le ultime ore prima dell'alba.

Il fuoco di un mozzicone
stretto fra i denti esplode
sulla benzina piovuta
dall'imbecille di turno,
e le grida coprono a stento
le risa stridule del branco:
lo strazio, lo strazio
del disumano che avanza
sul mondo come gelo
avvizzendo tutto
nello svanire di pietà.

Matteo Cotugno
22-02-2017
tratto dall'ebook “Goccia a goccia 2018”



giovedì 2 agosto 2018

Resta il sogno




Cosa si vede
oltre quei ritagli
sul limitare di azzurro?
Cosa porta gli occhi
a seguirne il profilo
lungo l’orizzonte
se dietro i bordi
una luce fievole
si spande e svanisce
nel vento di maestrale
e rende ciechi?

Resta il cammino,
un susseguirsi di stelle
a perdersi nel tempo
e brillarci dentro,
un fermarsi abbracciati
a vederle attraversarci
e passare oltre…
resta il sogno.

Resta un mistero
quel profilo disteso
fra noi e le illusioni.


Secondo classificato al concorso Quel profilo in lontananza dell'Associazione Licenza Poetica : poesia e fotografia di Matteo Cotugno

Matteo Cotugno
marzo 2016
inedita – diritti riservati

Stella Maris




Lì nel cuore della notte
è tutto un rifare di pensieri
sconnessi da mettere a posto,
un milione di dubbi
e di affanni da risolvere
ma sai che solo le macchine possono,
quei numeri sballati restano tali…
non scendono,
i buchi nelle braccia non bastano
o forse sono sbagliati…
e vorresti mangiare
non solo bere in quel terrore
di ritrovarti sofferente
e non sapere il perché.

Lì nel cuore della notte
è tutto un farsi e disfarsi di nuvole
pronte al mattino
a levarsi dalla pineta,
scorrendo su per le colline
per affrontare in cielo
quella speranza
agognata come illusione,
quella speranza
di un incubo che passa,
quella speranza
...come mare aperto
con la “Stella Maris”
che ti ha salvato.


Matteo Cotugno
29-08-2017
11-07-2018
inedita – diritti riservati





Esito



L’abbrivio resta identico moto
nel perpetuo dello spazio
ed esito.
So che l’inizio diviene
per sempre
ed è il per sempre
a intimorire,
quell’indefinito evolvere
senza stancarsi
quell’infinito muovere
senza approdo.

Giungere a te
è stato più semplice,
puntando al bagliore
di luce riflessa,
ed ora che ti allontani
fermo il tempo
ma il tempo resta
soltanto convenzione
di un mondo,
punto di partenza
per l’universo.

Matteo Cotugno
22-02-2018
inedita – diritti riservati






mercoledì 1 agosto 2018

Abbraccio al padre




A malapena questa vita mi contiene,
espanderei fino a te ogni cosa
pur di raggiungerti e guardarti ancora
un'ultima volta, padre,
che la vita ti ha lasciato andare
troppo presto per ogni saluto.
A malapena questa vita mi contiene
coi suoi problemi che diventano miei,
come fossi l'unico rimedio
e forse poco a poco
lo capirà anche lei
e mi lascerà stare,
mi lascerà passare
sopra ogni ricordo,
carezza di figlio
sul corpo tremante
di chi non ce la faceva più
e si è arreso,
così si arrenderà anche lei
al mio tempo di disfatte
e di conquiste sudate,
passandomi sopra
nuvole di esistenza,
ponte immaginifico
di un abbraccio al padre
fino alla fine dei sensi.

Matteo Cotugno
13-02-2018
inedita - diritti riservati